Nel 2012 è nata la nostra idea di un mammografo senza radiazioni ionizzanti.
Ma cos’è questo nuovo strumento? E’ un apparecchio Rx free che utilizza le microonde per il rilevamento dei tumori al seno.
Il mammografo Rx free consente di investire un tessuto mammario con campi elettromagnetici nella banda di frequenza delle microonde. Rileva i corrispondenti campi elettromagnetici riflessi e tramite un’unità di elaborazione programmata ricostruisce l’immagine rilevando l’eventuale inclusione. L’eventuale inclusione risulta rivelabile in quanto tessuti sani e tessuti malati mostrano un elevato contrasto alla frequenza delle microonde.
La natura rivoluzionaria di questo apparato risiede nel fatto che l’immagine si ottiene utilizzando solo i segnali delle microonde, i quali vengono elaborati con un algoritmo basatosulla tecnica di Huygens. Attualmente, sul mercato, non esiste nessun mammografo a microonde.
I vantaggi rispetto all’apparecchio attuale usato per la mammografia
Il mammografo a microonde non emette radiazioni ionizzanti, è appunto Rx free e di conseguenza è innocuo per le pazienti. Inoltre non comporta nessuno schiacciamento al seno.
Poiché non comporta rischi per le pazienti che vi si sottopongono, il vantaggio è che può essere utilizzato per uno screening di massa e l’esame può essere ripetuto più volte, può essere fatto a qualsiasi età ed in qualsiasi condizione (gravidanza, particolari malattie ecc.).
L’esame attraverso il mammografo a microonde viene eseguito con la paziente comodamente stesa su un lettino; cosicché la paziente dal punto di vista psicologico si prepara meglio.
In conclusione riteniamo che il mammografo Rx free possa contribuire alla lotta contro il tumore al seno (prima causa di mortalità nelle donne); in particolare l’assenza di radiazioni ionizzanti e la sua semplicità di utilizzo rendono il nuovo mammografo Rx free un candidato ideale per una maggiore diffusione dello screening di massa. La diffusione dello screening di massa è attualmente la strada piu indicata per una diagnosi precoce e quindi per una maggiore possibilità di guarigione.